Nel corso degli scavi archeologici effettuati all'esterno dell'edificio nella tenuta di Santa Maria Nova sulla via Appia, nell’area dell’antica villa dei fratelli Sesto Quintilio Condiano e Sesto Quintilio Valerio Massimo, membri di una famiglia senatoria e consoli nel 151 d.C., fatti giustiziare dall’imperatore Commodo nel 182 d.C. per aver ordito una congiura contro di lui, sono state rinvenute numerose strutture di epoca romana risalenti al II sec. d.C., fra questi, spicca la sensazionale scoperta all’interno di un edificio termale, un mosaico pavimentale in tessere bianche e nere perfettamente conservato e visibile, con raffigurazione di gladiatore reziario di nome Montanus, inginocchiato, che maneggia il tridente e la rete, ed indossa un galerus, un paraspalle di metallo fissato all'estremità in alto della manica, usato per protezione dai colpi del gladio diretti al viso. La scena mostra nella parte superiore, l’arbitro, il summa rudis, con un bastone, che sta per decretare il vincitore dello scontro (accanto si legge il nome Antonius) e una parte dell’avversario del reziario con una porzione di gladio.