Statuetta romana in avorio in forma di gladiatore mirmillone, di circa 7 cm, datata al I-II sec. d.C., ritrovata negli scavi della cittadina francese di Narbona, prima colonia di diritto romano al di fuori dell'Italia antica, fu per lungo tempo capoluogo e centro organizzatore della provincia che da lei prese nome, la Narbonense, che si estendeva per gran parte della Gallia meridionale.
Il reperto fu donato alla collezione del British Museum nel 1929 dall'archeologo inglese Sir George Francis Hill.
Il gladiatore mirmillone era una delle categorie gladiatorie più pesanti, e fece la sua prima comparsa intorno alla metà del I secolo a.C., portava un’armatura di tipo gallico.
Sulla piccola statuetta è possibile vedere l'elmo con la grande cresta squadrata tipica di questo tipo di gladiatore, lo schiniero che proteggeva la gamba sinistra, solo sotto il ginocchio, indossato sopra una spessa imbottitura, il grande e pesante scudo rettangolare ricurvo che copriva il gladiatore dallo schiniero al mento, la manica che proteggeva il braccio che maneggiava la spada gladio.
Durante il combattimento, il mirmillone si teneva al riparo dietro il vasto scudo, scostando lo scudo solo per brevi attacchi con il gladio. I mirmilloni erano generalmente accoppiati contro i gladiatori di tipologia trace o oplomaco, ed era per loro una sorta di fortezza frontale inespugnabile, ecco perchè una delle tattiche degli avversari era di colpire il mirmillone ai lati, con passi veloci.